Ceriani “El Maressial” nel ricordo del nipote
Salvatore in memoria del nonno Giovanni Battista
Quelli che lo ricordano mentre ai piedi del monumento ai Caduti di Raldon, in occasione della ricorrenza del 4 novembre, declamava, uno per uno, in nomi dei giovani che avevano dato la vita per la Patria, hanno più di settant’anni. Ma la figura di Giovanni Battista Ceriani meglio noto in paese con il soprannome di “Maressial” (nella foto in basso a fianco seduto) è rimasta indelebilmente scolpita nell’immaginario collettivo della frazione lupatotina.
Ceriani, classe 1881, i gradi maresciallo aiutante di battaglia se li era guadagnati sul campo nella battaglia dell’altipiano della Bainsizza del 29 e 30 agosto 1917. “Sergente maggiore del sesto reggimento alpini, alla testa del reparto zappatori dava prova di grande slancio nell’avanzata contro un forte posizione. Riuniva poi saldamente dispersi e sbandati e li faceva tornare ai loro reparti. Sospesa l’azione, si offriva per recuperare le salme dei caduti” recita l’encomio solenne a suo nome recentemente rinvenuto dai pronipoti Simone con Sonia, Alessandro e Chiara sotto la spinta di nonno Salvatore, 81 anni, che di Giovanni Battista è nipote diretto. «Ricordo quando mi raccontava di aver soccorso il suo capitano ferito a morte e di averlo portato a spalle fino all’ospedale da campo – racconta Salvatore Bianchi Ceriani (nella foto sotto con in mano il libretto personale del nonno) –. Vorrei tanto che qualcuno prendesse il posto del nonno alla cerimonia del 4 novembre e chiamasse per nome gli sventurati caduti», conclude il nipote.
Giovanni Battista Ceriani fu arruolato nel 1902 e congedato nel 1920. Ne1 1906 sposò Rosa Rigo e lavorò tutta la vita alle Officine Galtarossa. Morì nel 1958, fu sepolto nel cimitero di Raldon con appuntate le tre medaglie guadagnate in combattimento. Come un vero e proprio maressial.
Renzo Gastaldo