A San Giovanni Lupatoto: ragazzi a scuola di rianimazione. Nella foto, da sinistra, Chiara Tacconi, Erica Baldelli, Attilio Gastaldello, Debora Lerin e Simone Sebastiani

Ragazzi a scuola di rianimazione

Last Updated: 5 Novembre 2024

600 studenti imparano le tecniche di soccorso

Ogni anno, circa 60.000 persone in Italia sono vittime di arresto cardiaco fuori dalle strutture sanitarie, un dato che rispecchia la media europea di 450.000 episodi. Tuttavia, l’Italia è in ritardo rispetto ad altri Paesi riguardo l’efficacia della rianimazione cardiopolmonare praticata sul posto, con una percentuale del 55%, inferiore al 58% della media europea. La rapidità dell’intervento è fondamentale: agire entro i primi dieci minuti può fare la differenza tra la vita e la morte. In Nord Europa, l’83% dei cittadini è in grado di praticare la rianimazione cardiopolmonare, grazie a programmi di sensibilizzazione che hanno un ruolo chiave.

Per questo l’Aoui Verona ha ideato i progetti didattici “Tieni il tempo” e “Un battito di mani”, in collaborazione con Università di Verona, l’Ufficio Scolastico Provinciale, il Comune di San Giovanni Lupatoto e l’Italian Resuscitation Council che certifica l’uso del defibrillatore e promuove la cultura del primo soccorso. Il progetto destinato alle scuole lupatotine è stato presentato oggi dal sindaco Attilio Gastaldello e dall’assessore all’Istruzione, Debora Lerin, dal dottor Simone Sebastiani, chirurgo Uoc, in rappresentanza dell’Azienda Ospedaliera e dalle dirigenti scolastiche dell’IC1 e dell’IC2 Chiara Tacconi ed Erica Baldelli. «Sono coinvolte nel progetto finanziato dal Comune di San Giovanni Luaptoto – spiega l’assessore Debora Lerin – 24 classi per un totale di circa 600 alunni. Si tratta di un’attività unica nel suo genere perché non solo porta la rianimazione all’interno della scuola, ma ha una doppia valenza: rientra a pieno nei programmi scolastici perché coniuga la scienza con le tecniche di rianimazione e il valore del soccorso quindi l’educazione civica».

«Sono due progetti acquisiti, testati e che hanno raggiunto tutti gli obiettivi prefissati già l’anno scorso – dichiara la dirigente dell’IC1 Chiara Tacconi –. Ne abbiamo apprezzato il valore pratico e soprattutto vanno a completare e implementare l’attività didattica ordinaria». «Sono attività importanti non solo per gli alunni ma anche per i docenti – aggiunge la dirigente dell’IC2 Erica Baldelli –. Dal punto di vista della didattica sono corsi proficui e ben impostati che sanno trasmettere conoscenza agli studenti. Per questo la programmazione curriculare di scienze ed educazione civica ne beneficia».

«I corsi di rianimazione cardiopolmonare sono l’emblema della capacità di dialogo tra territorio e scuola – commenta il sindaco di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello –. I ragazzi, grazie al pragmatismo di questo tipo di didattica, si vedono imprimere fondamenti culturali di grande impatto per il miglioramento della qualità di vita». (Nella foto, da sinistra, Chiara Tacconi, Erica Baldelli, Attilio Gastaldello, Debora Lerin e Simone Sebastiani)

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