Falcone e Borsellino testimoni di giustizia
Commemorazione al monumento
Lo scorso 5 marzo presso il Parco Borsellino, si è tenuta la commemorazione al monumento dedicato ai grandi testimoni di giustizia, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e le loro scorte. Con il sindaco Attilio Gastaldello, l’assessore Maurizio Simonato e l’assessore Marco Zocca era presente anche Roberta Gatani nipote di Paolo Borsellino (nella foto).
Il sindaco ha parlato di legalità, ha detto di essersi chiesto da dove nasce la mafia ed ha concluso che la mafia nasce dall’uomo quando fa prevalere l’interesse personale su quello degli altri. Ogni giorno anche noi comuni cittadini, siamo chiamati a vivere la legalità e l’ingiustizia anche se è molto impegnativo e non è facile. La nipote di Borsellino dopo aver ricordato con tenerezza lo zio, ha auspicato che prossimamente, i bimbi che frequentano il parco, si incuriosiscano del monumento ed incontrino persone che parlino loro dei due grandi testimoni di giustizia. Da decenni, ogni volta che partecipo a qualche commemorazione, non riesco a capire perché ci sia solo la rappresentanza politica dell’amministrazione in carica. Sono commemorazioni che non dovrebbero avere nessun colore politico. Sono segno di gratitudine a chi ha dato la vita per la nostra libertà, per la democrazia, per ideali di giustizia. Ma come facciamo noi cittadini ad essere innamorati di una politica così lontana, fatta di ipocrisia, di scontri continui, di litigi che non ha come fine il bene comune?
Come sarebbe bello vedere che pur nella diversità di pensiero, si lavora insieme per una meta che fa bene a tutti. Vorrei vedere testimoni credibili pronti a pagare di persona pur di portare avanti giustizia, verità e coerenza. L’altro non è nemico è avversario. Paolo VI sosteneva che “la politica è l’arte nobile e difficile legata al rigore di alte idealità… capace di mediare…”. Io non vedo niente di tutto questo.
Marta Rambaldel