Branca & Leon, una storia di 60 anni fa

Branca & Leon, una storia di 60 anni fa

Last Updated: 24 Aprile 2025

Quanti ricordi della compagnia: dalle mitiche uscite in bicicletta alle gite

È stata la Branca & Leon che con una sua “costola”, ha originato il nucleo iniziale di Comunione e Liberazione lupatotino e di Verona. La Branca (questo il diminutivo con cui il gruppo giovanile era noto in paese) era la compagnia parrocchiale che spadroneggiò in paese fra il 1966 e il 1970. Tutti gli over 75 di San Giovanni Lupatoto ricordano le mitiche uscite in bicicletta o i campeggi, così come le gite in pullman, organizzate dalla “Branca”.

«Il gruppo è nato nel 1966 per iniziativa di Giacomo Girardi, Ferdinando Toffali, Luciano Lineri, Bruno Salvoro, Natale Lovato e mia – ricorda Agostino Bortolazzi, una della anime della Branca –. L’obiettivo? Divertirsi in compagnia coinvolgendo anche le ragazze, che, in quegli anni, erano un universo a parte, protette dalle famiglie e, quando erano fuori casa, sotto l’occhio delle suore. Noi ragazzi trascorrevamo le ore libere in parrocchia e le ragazze all’asilo dalle suore». Il gruppetto, con l’iniziativa della costituzione della Branca & Leon (il nome fu mutuato dal film di Monicelli), in pratica vuole integrare lo schema vigente per il quale le gite le organizzava soltanto l’Azione Cattolica.

C’era però da tenere conto della reazione della parrocchia, retta al tempo da monsignor Aldo Gobbi, poi diventato vescovo di Imola. Si racconta che Don Gobbi non vedesse male l’iniziativa e il curato don Primillo anche, ma qualche altro sacerdote la osteggiava. Il vescovo Giuseppe Carraro, era informato e teneva il tutto ben monitorato. La prima gita nel 1966 fu al santuario della Madonna della Corona, cui seguì una seconda gita al lago d’Iseo, ma l’anno delle iniziative più dirompenti fu il 1967, nella cui estate la Branca organizzò una vacanza con ragazzi e ragazze a Canazei. «Noi ci recavamo a casa delle giovani a proporre ai genitori la partecipazione al camping e dopo di noi passava qualche sacerdote a sconsigliare – riferisce sorridendo Bortolazzi –. Riuscimmo comunque a raccogliere una trentina di adesioni e a raggiungere Canazei. Una curiosità: la tenda delle ragazze era circondata da corde stese con appesi una serie di campanelli che avrebbero dovuto dare l’allarme in caso di intrusioni non previste». Alla Branca non serviva tesserarsi, bastava partecipare alle attività. Al massimo era previsto di indossare il fazzoletto bianco a pallini rossi con impressa sopra la testa del leone.

«È rimasta nei ricordi di tutti la gita in bicicletta a Montagnana che fece registrare più di 120 partecipanti, che armati di zaino e griglie per arrostire le salsicce si avventurarono in un lungo serpentone per le strade della bassa veronese» ricordano Anna Poletto e Anna Scartezzini, destinate poi a sposare rispettivamente Agostino Bortolazzi e Giacomo Girardi. Le biciclettate indimenticabili furono anche altre: a Forte Viola sopra Azzago e a Soave. La compagnia affrontava organizzatissima anche le feste popolari locali, come quella delle Bocche o le feste canoniche come l’ultimo dell’anno (da cui nacque il gruppo di CL). La saga della Branca durò quasi cinque anni. Poi arrivarono i fidanzamenti e gli impegni di studio e di lavoro e la Branca & Leon un po’ alla volta si dissolse.

«È doverosa una menzione particolare a Francesco Piccoli – commenta il portabandiera Bruno Salvoro – che ci accompagnava in ogni uscita con la sua Fiat 500, garantendoci un importante servizio di primo soccorso».

Renzo Gastaldo

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