Bruno Salvoro, una vita a servizio della comunità lupatotina

Bruno Salvoro, una vita a servizio della comunità

Last Updated: 1 Ottobre 2025

Ex dipendente comunale e per 33 anni ha guidato l’Avis lupatotina

Questo articolo è stato redatto per i meriti speciali che caratterizzano il personaggio che tratteggia. Il personaggio in questione è Bruno Salvoro, 82 anni (“quasi 83” rettifica subito lui), pensionato ed ex dipendente comunale con mansioni di muratore ma più noto in paese per i 33 anni nel corso dei quali ha guidato da presidente la sezione Avis locale, piuttosto che come cofondatore della indimenticata compagnia giovanile “Branca&Leon” (vedi Il Sentiero di aprile 2025 a pagina 5,ndr) che ha lasciato indelebile traccia di sé nella seconda metà degli Anni Sessanta ma anche per le sue puntuali apparizioni come autore di poesie dialettali.

Secondo di sette fra fratelli e sorelle nati tutti in una sperduta corte agricola dell’Albaro, frazione di Ronco all’Adige, Bruno si trova a lasciare la scuola prima di aver concluso la quinta elementare (prenderà la licenza elementare solo qualche anno dopo grazie alla frequenza di un corso serale). A 12 anni viene avviato al lavoro. «A dire il vero, feci tutto da solo. Entrai in un cantiere e chiesi se potevano darmi da lavorare. L’impresario volle sapere se sapevo usare il badile e condurre la carriola, alla mia risposta positiva, mi disse di presentarmi lì alle 13 per iniziare» racconta Bruno.

Nel 1962 tutta la famiglia Salvoro per far andare più comodamente a scuola i figli più giovani si trasferisce a San Giovanni Lupatoto. Bruno si avvicina alla parrocchia, e a metà Anni Sessanta è il cofondatore con Ferdinando Toffali, Giacomo Girardi, Agostino Bortolazzi e qualche altro della Branca. «Volevamo organizzare tra ragazzi e ragazze qualche gita in pullman o in bici. Il parroco don Aldo Gobbi non ci disse no ma ci fece sapere che dove noi andavamo lì lui ci avrebbe aspettati…». Nel 1972 Bruno diventa dipendente comunale, ancora come muratore, e manterrà quel ruolo fino alla pensione.

Il 1986 è un anno importante per lui sia perché prende in sposa Adelina sia perché viene eletto alla carica di presidente della locale sezione Avis, incarico che ricoprirà per 33 anni facendo crescere il numero di iscritti da 200 a 370. Promuove la donazione di sangue in ogni luogo e dove c’è una manifestazione lui presenzia in rappresentanza dei donatori di sangue. «Diciamo che ho cercato di fare la mia parte» commenta oggi da presidente emerito del sodalizio. Fra una cosa e l’altra, in occasione delle feste o delle ricorrenze, si diletta da una ventina d’anni, di comporre poesie in dialetto, la cui fotocopia distribuisce a chiunque incontri. Ha contribuito con Adelina a mettere al mondo due figlie che gli stanno dando grandi soddisfazioni: Anna, laureata, è vicepresidente del Centro Aiuto Vita lupatotino, e Cecilia, laureata, è ricercatrice medica a Cambridge casa farmaceutica. Oggi Bruno è a casa con la gamba sinistra appoggiata sulla sedia per una frattura multipla causata da una banale caduta. È il riposo (forzato) del guerriero-muratore.

Renzo Gastaldo

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