Zevio, il Vescovo ha consacrato l’altare di Papa Francesco
Sul quale il 18 maggio 2024 allo stadio Bentegodi celebrò la funzione religiosa
Il silenzio, l’attenzione e anche un attimo di curiosità (non capita spesso nella vita di assistere a un rito di questo tipo) da parte dei numerosissimi fedeli presenti, il tutto sfociato in un lungo applauso finale, hanno caratterizzato, la Santa Messa celebrata dal vescovo Domenico Pompili per la dedicazione dell’altare della chiesa parrocchiale di Zevio, altare sul quale il 18 maggio dell’anno scorso Papa Francesco celebrò la funzione religiosa allo stadio Bentegodi durante la sua visita a Verona.
Una serie di letture (dal libro di Giosuè alla lettera agli Ebrei) fino al Vangelo secondo Giovanni incentrato sul dialogo di Cristo con la donna samaritana hanno condotto all’essenziale omelia tutta imperniata sulla funzione dell’altare quale tramite con Dio. «Gesù Cristo tuo figlio, nel disegno mirabile del tuo amore ha dato compimento alle molteplici figure antiche, da Noè ad Abramo a Mosè, tutte coinvolte nell’unico mistero dell’altare» ha detto il presule. Il momento clou della cerimonia è stato l’unzione della mensa con il sacro Crisma (vigorosamente eseguito dal Vescovo) e la successiva posa di un braciere con sopra l’incenso acceso, il cui odore ha immediatamente pervaso la chesa.
L’altare ha dimensioni di tre metri per un metro mezzo, e con la mensa sono stati collocati anche l’ambone, il portacero, la sedia e gli scranni, il tutto realizzato da una ditta specializzata di Soave in marmo ammonitico di Rubbio, estratto dalla cava dell’Altopiano di Asiago. Dalla venatura del marmo sono risultate due ammoniti che il costruttore ha deciso di mettere in evidenza nella sede del celebrante. «Le ammoniti sono posizionate una in alto a sinistra della sede, l’altra sul lato sinistro esterno della sede» precisa il parroco di Zevio, don Luca Mainente. Sul lato del celebrante dell’altare, lo stesso parroco ha fatto incidere un passaggio del discorso di Papa Bergoglio a Verona: “Coraggio, lo Spirito Santo ci dà il coraggio di vivere la vita cristiana. E per questo, con questo coraggio cambia la nostra vita”. «Siamo orgogliosi del fatto di avere qui, nella nostra chiesa dedicata a San Pietro Apostolo, l’altare del Papa» ha detto a margine della cerimonia di consacrazione don Luca.
«Quando siamo venuti a conoscenza della disponibilità della curia di Verona ad assegnare l’altare ad una parrocchia, ci siamo subito mossi ed abbiamo preparato, con l’apporto di due tecnici dello studio di architettura di Andrea Sasso con il quale abitualmente collaboriamo, lo studio di fattibilità e il progetto di collocazione corredato da un rendering che dimostrava l’effetto finale. Poi abbiamo portato il tutto in curia, confidenti di aver fatto un buon lavoro. La decisione della curia ha premiato la nostra determinazione e ha portato un elemento di arricchimento della sacralità della nostra chiesa e, più in generale, della comunità zeviana» conclude il parroco don Mainente.
Renzo Gastaldo