In Baita degli alpini si parla di peste, con il Comitato Radici e Penne Nere

In Baita si parla di peste

Last Updated: 21 Ottobre 2025

Il 29 ottobre con il Comitato Radici e Penne Nere

Mercoledì 29 ottobre alle 20.30, preceduta dall’immancabile risotto alpino, si terrà nella baita del gruppo alpini lupatotino una serata storico-culturale rievocativa con tema la peste del 1630 e la costruzione del santuario della Madonnina (nella foto). L’appuntamento è proposto dal Comitato Radici e dal gruppo Alpini locale e gode del patrocinio dell’Amministrazione comunale.

L’incontro prevede la relazione del professor Roberto Facci, storico lupatotino e presidente del Comitato Radici che illustrerà gli esiti delle recenti ricerche svolte sulla documentazione reperibile all’Archivio di Stato, da una recente pubblicazione di Bruno Chiappa, integrata con i dati e le informazioni riportati nei registri dell’archivio parrocchiale.

«I dati raccolti evidenziano come la peste del 1630 fu per San Giovanni Lupatoto un vero e proprio sterminio con 265 morti fra luglio e agosto e una punta di 26 morti registrati il 5 agosto, il tutto su una popolazione del paese che superava di poco le 1300 unità» anticipa lo storico Facci. «I nostri cronisti dell’epoca ricordano che, se fosse possibile, più ancora della peste i residenti lupatotini temevano le scorribande “delle masnade cavalleresche tedesche” una delle quali staccatasi dal grosso delle truppe impegnato nell’assedio di Mantova prese per le campagne in direzione di San Giovanni con il chiaro obiettivo di saccheggiarlo, ma giunta all’ingresso dell’abitato dove c’era uno staffalo (capitello) con dipinta l’immagine della Beata Vergine non riuscì più ad avanzare perché i cavalli rifiutavano di procedere. Per quell’improvviso arresto, da molti considerato un miracolo, nacque in alcuni cittadini l’idea di erigere un santuario per ringraziamento alla Madonna, anche perché la stessa intercedesse per la cessazione della peste».

Renzo Gastaldo

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