Il rendering del nuovo asilo nido comunale di San Giovanni Lupatoto

Il nuovo asilo nido verso la realizzazione

Last Updated: 7 Novembre 2024

Costerà 2 milioni di euro. 60% finanziati dal Pnrr

Va a bando il nuovo asilo nido comunale (nelle foto il rendering). L’Amministrazione di San Giovanni Lupatoto ha approvato il progetto definitivo per la nuova struttura che sorgerà in via Pasubio. L’area individuata, di proprietà pubblica, è compresa tra via monte Ortigara e via Pasubio, adiacente ad altre strutture per l’infanzia come l’asilo nido “Sabin” e la scuola materna “Giovanni XXIII”.

«Con grande senso di responsabilità la giunta comunale e tutti i componenti della maggioranza dell’Amministrazione di San Giovanni Lupatoto hanno dato priorità alla realizzazione del nuovo asilo nido comunale che sarà finanziato per circa il 60% da fondi PNRR – sottolinea il sindaco Attilio Gastaldello –. Ringrazio lo sforzo colleggiale della Giunta e il personale comunale, già molto impegnato nella realizzazione di opere come il nuovo palazzetto e le nuove piscine, per questo ulteriore impegno assunto per non far perdere al Comune un’importante opportunità».

L’opera è stata inserita nella programmazione triennale dei lavori pubblici 2024-2026 e in particolare nell’annualità 2024. Lo stanziamento destinato al nuovo asilo nido è di 2.000.000 di euro, di cui 1.152.000 di finanziamento PNRR e 848.000 a carico del Comune. «C’è soddisfazione per il raggiungimento di questo step – sottolinea l’assessore alla Famiglia, Maurizio Simonato – che rientra in un percorso complesso dettato dalle procedure del PNRR e dalla mole di lavoro già gravante sugli uffici. Percorso che ha avuto inizio con la decisione della Giunta di raccogliere l’opportunità di finanziamento, all’interno di una ridistribuzione nazionale dei fondi PNRR, data dal Governo, integrata con mezzi comunali. L’obiettivo è di ampliare un servizio fondamentale per le famiglie, specie quelle di nuova formazione, e consente di ridurre la disparità di punti di partenza soprattutto per le mamme o le future mamme, in un momento storico in cui entrambi i genitori lavorano».

Soddisfatto anche l’assessore al Patrimonio e al Personale Marco Zocca: «In brevissimo tempo, gli Uffici hanno individuato un’area idonea alla costruzione del nuovo nido e hanno predisposto la documentazione necessaria ad aderire al finanziamento europeo. I fondi stanziati dal MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) a favore delle amministrazioni comunali, infatti, possono essere usufruiti per nuove costruzioni o per riconversioni di edifici pubblici già destinati a nidi d’infanzia e su terreni già in possesso del Comune».

Attualmente il nido “Sabin” accoglie 51 bambini, con la nuova struttura la disponibilità dei posti nelle strutture comunali verrà quasi raddoppiata, arrivando a quota 99: «Si tratta di un’opera fondamentale che ci permetterà di arrivare entro il 2026 alla copertura del 33% dei nuovi nati come richiesto dalle normative a livello nazionale. Senza questo nuovo asilo nido, anche con le convenzioni fatte con le strutture private e i posti disponibili nei nidi famiglia presenti sul territorio, non saremmo mai arrivati alla quota prestabilita» commenta l’assessore all’Infanzia Debora Lerin.

«Naturalmente, quest’opera ha un impatto importante sulle casse del Comune e sul Piano triennale delle opere pubbliche – sottolinea l’assessore al Bilancio Luisa Meroni – sia perché sarà finanziata al 40% con risorse comunali sia perché nel Bilancio 2026/28 andranno individuate le risorse di gestione del nuovo nido, in particolare per quel che riguarda il personale. Tuttavia, in questi anni grazie al risparmio ottenuto con la gestione mista, di personale interno e esterno, arriveremo ad avere due strutture destinate all’infanzia ad un costo inferiore a quello che sosteneva il Comune prima della nostra Amministrazione. Che si basava esclusivamente su personale interno».

«Il progetto nasce da un’attenta indagine svolta attraverso la consultazione dell’Ufficio Scuola; la capienza individuata dovrà essere di tre sezioni per un totale di 48 bambini, suddivisi in 12 lattanti, 18 semi divezzi e 18 divezzi – continua l’assessore Lerin – e sono state date indicazioni chiare per la realizzazione della nuova struttura: gli spazi dovranno essere pensati per stimolare la creatività e la socialità dei bambini, partendo dal presupposto che non dovrà più esistere solo l’aula ma, piuttosto, uno spazio unico integrato, all’insegna di flessibilità, funzionalità, comfort e benessere».

«La progettazione dovrà essere orientata alla sostenibilità, alla compatibilità bioecologica e dell’impatto ambientale – illustra il sindaco – passando per i nuovi modelli scolastici, con soluzioni tecniche particolarmente attente ad aspetti ambientali, del microclima, pedagogici e educativi per la formazione nella prima infanzia dei bambini. L’obiettivo principale è la realizzazione di un edificio progettato, costruito e gestito in maniera sostenibile ed efficiente, nel rispetto del rapporto ottimale fra i benefici e i costi globali di costruzione, manutenzione e gestione e nel rispetto del benessere sociale ed ambientale dei fruitori».

La struttura, la sagoma allungata del lotto e le necessarie distanze dalle costruzioni confinanti hanno condotto ad uno sviluppo planimetrico allungato; i caratteri architettonici degli edifici circostanti compresi quelli scolastici hanno guidato alla scelta di una copertura a falde cercando la massima integrazione di questo nuovo volume nell’ambito urbano d’inserimento. Il volume è semplice e geometrico e prende la sua sagoma dall’andamento delle grandi falde di copertura; le facciate sotto le falde sono scandite dalla successione regolare delle aperture con imbotti colorati che ritmano le facciate rettilinee alternandosi al rivestimento in doghe in wpc effetto legno. Il portico anteriore e quello posteriore sono caratterizzati da finestre in composizione irregolare che si aprono con forme e altezze diverse incorniciate anch’esse da imbotti colorati, ma creando un effetto movimentato che anima anche gli spazi interni.

L’Amministrazione intende aggiudicare il bando integrato entro la fine del mese, con l’obiettivo di iniziare i lavori nei primi sei mesi del 2025.

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