Tanti bis ai concerti di Natale del coro Marcelliano Marcello
Feliz Navidad, tra percussioni, tastiere e strumenti ad arco
Come in una splendida quadriga romana l’esperto guidatore tiene con perizia le briglia dei quattro cavalli di razza che lo conducono alla vittoria, così i quattro magnifici concerti rendono manifesta la perizia ed il gusto teatrale di Cristian Zinelli, direttore artistico del coro Marcelliano Marcello di San Giovanni Lupatoto. E persino il suono dei quadrupedanti zoccoli rimanda in qualche modo al ritmo ancestrale delle sacre partiture della Missa Luba di Maurice Jan Lodewijk Hazeen (Guido quando divenne frate francescano), che hanno dato l’incipit agli eventi.
La preparazione sui fondamenti della musica corale occidentale, tra cui un’attenzione particolare all’intonazione, alla variazione dinamica e all’inizio e alla fine sono evidenti. Il piglio energico ed innovativo del maestro Cristian ci ricorda che questi è figlio d’arte, in quanto nipote del lupatotino Carlo Zinelli, uno degli artisti simbolo dell’Art Brut – forma inquieta dell’arte – a cui sono state intitolate una piazza del nostro paese e la Fondazione Culturale che porta il suo nome. Tornando al prosieguo delle serate, come non ricordare il Gloria della Misa Criolla, pezzo insolito e stimolante, in cui trae beneficio l’accostamento del timbro etereo del mezzo soprano alle note più terrose del basso e dell’intero coro. Mi sia permesso di ricordare ancora l’Ave Maria Guaranì, un piccolo gioiello cesellato dal compositore Ennio Morricone per il film Mission, ardito incontro di eclettiche armonie. Percussioni, tastiere, strumenti ad arco e chitarra hanno ben sostenuto l’inedito percorso musicale, puntualmente e magistralmente introdotto dagli interventi dell’attore Nicolò Bruno. Alle gremite platee sono stati con gioia concessi i bis ripetutamente richiesti.
Elisa Barbi